Cefalunews, 13 ottobre 2021
Con l’articolo di fondo scritto da padre Francesco Faciano (1873-1958), sul periodico religioso “Il Novelli” del 19 maggio 1919, veniva ricordato il sesto centenario della salita al cielo del Beato Agostino Novello (1240 circa - Siena 19 maggio 1309). Il sacerdote, oltre ad essere stato direttore responsabile della suddetta Testata giornalistica, e Professore di Sacra Scrittura, Lingua ebraica, Filosofia e Lettere nel Seminario Vescovile di Cefalù, fu anche autore dei seguenti testi: “Epistola di S. Paolo agli Ebrei con annotazioni, Santa Cecilia Vergine e Martire”, “Voci dall’Ombra”, “A Benito Mussolini”, “Per le nozze auguste della principessa Maria del Belgio ed il Principe Umberto II di Savoia”.
Inoltre, il
Faciano, a Termini Imerese (PA) ricoprì la carica di Presidente sia della Cassa
rurale di prestiti del “Beato Agostino Novelli”, e sia del
Monte di Pietà.
Riportiamo per
la distesa, ai nostri cinque lettori, qui per la prima volta, la riproduzione
del medesimo articolo intitolato: “Il 19 maggio 1909”.
Il 19 Maggio 1909
«Tra le date
memorande che Termini illustre registra nella sua storia gloriosa, tiene il
primo posto il giorno faustissimo del 19 Maggio; dappoichè ci ricorda essa una
di quelle grandezze che i rivolgimenti politici di ogni sorta, le rivoluzioni
economiche e sociali, i mutamenti continui di uomini e cose non possono giammai
oscurare.
La morte dei
giusti, a dire di Agostino, Vescovo di Ippona, è il principio della loro
apoteosi, della confermazione della grazia: è l’alba eterna d’una imperitura primavera
e il rinascimento della vera vita.
E’ quel lieto
dì, che porta seco gli effluvi della natura che si risveglia, come da profondo
letargo, quel giorno indimenticabile, che dischiude tutta la voluttuosa
dolcezza del mese dei fiori, il roseo Maggio, per i figli della novella
Imera ha proprio un siffatto linguaggio.
L’epiche imprese
degli eroi di Marte, i voli sublimi del genio pensatore, le ardite scoverte
dell’uomo della scienza, le conquiste del cuore, del braccio, dell’intelletto
si spezzano sul freddo marmo che chiude gli avelli, s’infrangono nel doppio
scoglio del tempo e dello spazio.
Solo i trionfi
della virtù restano sempre.
Questa nostra
città, che a guisa di leonessa superba riposa sulla riva del mare, riscaldata
dalle prodigiose acque termali, quasi custodita dal maestoso Euraco, a ragione
si appella terra feconda d’uomini illustri.
Nel campo delle
scienze e delle lettere, delle arti e della politica, e delle armi non pochi
dei suoi figli si sono coronati di onore e di gloria, e con essi e per essi,
seguendo la face di nobili ideali, si è avanzata ella, con le vetuste
consorelle dell’isola classica, nel radioso cammino della civiltà.
Ma se dei grandi
del secolo ha ricordato con festa la superiorità relativa e parziale sugli
altri nella meravigliosa esplicazione della loro vita: un tale ricordo non è
stato né completo, né costante.
Termini civile e
credente invece rievoca ogni anno con un culto perenne, la figura, smagliante
di luce, del Beato Agostino Novelli, perocchè la di lui gloria non cede alla
forza dei tempi, non subisce trasformazione di sorta, rimane fulgida e pura
come i raggi del sole, nitida e bella come l’aurora.
A giudizio degli
uomini, talora è vile oggi chi ieri era acclamato un eroe; nella Chiesa la luce
dei santi, che è luce di cristiana virtù non s’eclissa giammai.
La civile
società festeggia dei grandi suoi la nascita e il giorno in cui raccolsero nel
campo dell’umana, attività la palma della vittoria; la chiesa al contrario fa
brillare sul capo dei giusti l’aureola della santità nel di cui ricorre la
commemorazione della loro morte.
E’ questo la
rimembranza della glorificazione, il giorno del transito al regno della
felicità imperitura, l’inizio d’una vita che non avrà mai fine.
Oggi si compie
il 6. Centenario della morte del più implicito figlio di Termini Imerese; sono
scorsi seicento anni da che e gli carico di meriti, lasciava la terra
dell’esilio per unirsi al suo eterno principio nella comunicazione
dell’amore: i cuori di mille e mille suoi concittadini esultano di santa
letizia, e ne benedicono il nome e ne cantano le virtuose gesta, come se oggi
egli entri redimito di gloria nella sua città natale.
Era nostro desio
armonizzare stamane gli inni della natura fiorita ed olezzante con i cantici
melodiosi delle anime devote all’immortale Novelli.
Casi imprevisti
han rimandato la lieta e doverosa commemorazione al mese di agosto.
Prepariamoci
tutti a quella festa solenne.
Il beato ci
sorride dal cielo, e spande a dovizia i divini carissimi sui suoi fratelli.
Con lo slancio
sublime di chi vive di fede, con l’entusiasmo frenetico di giovani petti,
disponiamoci a manifestargli l’omaggio sentito e profondo della nostra
devozione, del nostro culto, della sincera nostra riconoscenza».
F. Fr.
Note:
(1) La
Biblioteca di Termini fu istituita nel 1800 su iniziativa del sacerdote
Giuseppe Ciprì (1743-1809). In seguito fu da lui chiamata “Liciniana”,
dallo pseudonimo arcadico di “Mopso Licinio” che egli assunse, quando nel 1774,
insieme ai sacerdoti, Giuseppe Gargotta, e Antonio Comella Fileti (1741-1815),
fondò l’Accademia Euracea. La benemerita associazione
prese il nome dal Monte S. Calogero (o Euraco), che nell’Arcadia locale fu
ritenuto la mitica sede dei Pastori Imeresi. Tale sodalizio culturale ebbe come
mecenate il facoltoso Don Giuseppe Gandolfo (1728 circa – 1789), il quale
peraltro accolse nella sua casa, durante i periodici incontri, i componenti
della suddetta accademia. Del Ciprì, animatore più attivo dell’Euracea, trovasi
conservati nella Biblioteca “Liciniana”, i sotto menzionati manoscritti:
“La
rettorica, ovvero l’arte di ben parlare, divisa in dieci dialoghi, con un
discorso preliminare intorno alla origine e progresso della eloquenza in 4°.”;
“Esame
storico-critico sulla patria, famiglia, e sugli atti del beato Agostino Novelli
ternitano-imerese vol. 2. in fol.”.
Bibliografia e sitografia
Giuseppe Maria
Mira, “Bibliografia siciliana”, Vol.
Primo, Palermo, 1873.
La Civiltà
Cattolica, Roma, 1904.
Francesco
Faciano, “Epistola di S. Paolo agli Ebrei con annotazioni”.
Palermo, tip. Pontificia, 1904.
La Rassegna
Nazionale, periodico letterario e culturale, vol. 139,
Firenze 1904.
Francesco
Faciano, “Il 19 Maggio” 1909 “Il Novelli” Periodico
religioso, Anno 3 N. 4, Termini Imerese, 19 maggio 1909.
La Civiltà
Cattolica, Roma, 1916.
Francesco
Faciano, “Santa Cecilia Vergine e Martire”.
Francesco
Faciano, “Voci dall’Ombra”, Officine tipo –
Litografiche Barravecchia & Balestrini , Palermo, 1926.
Rocco Cusimano, “Brevi cenni di storia termitana”, Palermo 1926.
Francesco
Faciano, “A Benito Mussolini”, Zanichelli, 1929.
Francesco
Faciano, Per le nozze auguste della principessa Maria del
Belgio ed il Principe Umberto II di Savoia. Catalogo dei Cataloghi
del Libro Italiano 1933. Società Generale delle Messaggerie Italiane, Bologna.
Giuseppe Longo, 2011, “Dopo 232 anni rinasce l’Accademia Euracea”, Cefalùnews, 4
luglio.
Patrizia Bova –
Antonio Contino, 2021, “La Splendidissima nel Grand Tour. 1776 Jean Hoüel a
Termini Imerese”, Esperonews, 6 maggio.
Giuseppe Longo 2021, “Il 600° anniversario della morte del Beato Agostino
nelle pagine di storia termitana del Canonico Rocco Cusimano”,
Cefalùnews, 8 giugno.
Si ringrazia Eduardo Giunta Fotografo (per la riproduzione illustrativa inserita nel testo) e il Collezionista Francesco La Mantia.
Foto di
copertina, Testata giornalista de “Il Novelli”, per gentile concessione di
Francesco La Mantia.
Giuseppe Longo
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