MadonieLive, 17 maggio 2012
Torna alla ribalta l’argomento che affronta il restauro della tela raffigurante il Beato Agostino Novello patrono della città di Termini Imerese. E non poteva che non concludersi felicemente grazie agli interventi del dott. Salvatore Burrafato Sindaco di Termini Imerese, sensibile come sempre alle problematiche inerenti alla tutela dei beni artistici e archeologici del nostro territorio, della dott.ssa Angela Campagna (Assessore alle Attività Culturali e alle Politiche ambientali e di tutela del territorio) della dott.ssa Margherita Zaffuto (Direttrice del Museo Civico di Termini Imerese) della prof.ssa Fortunata Flora Rizzo (Presidente della Sede Archeoclub di Cefalù nonché componente del Consiglio Nazionale di detta Associazione) della dott.ssa Giovanna Cassata (già Dirigente Responsabile del Servizio Per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici e attualmente Direttore della Galleria Interdisciplinare Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis) e infine della dott.ssa Adele Mormino (Soprintendente Beni Culturali e Ambientali di Palermo).
Il dipinto in questione raffigurante il Beato Agostino Novello di autore ignoto, donato nel 1997 dallo scrivente al Comune di Termini Imerese è adesso conservato presso il Museo Civico Baldassare Romano.
L’opera pittorica in tutti questi anni è rimasta nel dimenticatoio, rischiando di essere irrimediabilmente compromessa a causa della continua procrastinazione del suo restauro. Perfino l’identità del soggetto raffigurato sulla tela, era stato paradossalmente messo in dubbio. Per buona pace dei perplessi, l’identità del personaggio rappresentato, non vi è alcun dubbio che sia il Beato Agostino Novello e che non ci sia alcun “mistero arcano” (!).
Infatti, a riprova di quanto detto circa l’identità del personaggio dipinto, abbiamo due conferme. Il compianto sac. Giovanni Liotta nella sua documentata opera “Il Beato Agostino Novello” Palermo 1977, pagina quarantacinque ne dà piena prova.
Il compianto artista Salvatore Contino in arte Tinosa, ci ha confermato l’identità del personaggio raffigurato sulla tela in oggetto, con il nostro Beato.
Il Contino,
negli anni Sessanta s’ispirò alla detta tela per realizzare un dipinto che si
trova ora nell’edicola votiva di casa Longo dove era collocata originariamente
la fantomatica tela di cui trattiamo in quest’articolo. Attendiamo gli sviluppi
di tale vicenda e ci auguriamo di vedere esposto in una degna cornice il
dipinto del Beato Agostino Novello dopo il suo restauro finale.
Giuseppe Longo
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