Cefalunews, 22 ottobre 2021
A Termini
Imerese, la memoria e la venerazione del Beato Agostino Novello* (1240 circa –
Siena 19 maggio 1309), è stata sempre, e rimane tuttora forte e radicata. Non
abbiamo notizie certe sulla diffusione del suo culto. Il sacerdote Giuseppe
Ciprì (1743-1809) ci dà notizia che la devozione verso il Beato esisteva da “tempo immemorabile”.
Tuttavia, si evidenzia una traccia agostiniana
nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria Egiziaca. Ivi si conserva un
pregevole ciclo di affreschi, inseriti in una serie di ampi riquadri che
raffigurano gli episodi della vita della martire, con didascalie in lingua
siciliana di quel tempo.
In realtà, in uno spartito degli affreschi emerge
anche la figura del taumaturgo San Nicolò da Tolentino (1245 – 1305). Ciò
evidenzia quanto il culto dell’Ordine agostiniano fosse ben noto a Termini,
almeno, nell’arco di tempo compreso tra la fine del XV e gli inizi del XVI
secolo.
San Nicolò da Tolentino (1245 – 1305). Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria Egiziaca, Termini Imerese. Per gentile concessione di Roberta Sperandeo |
Da rendere evidente che già nel Codice senese (K,
VII, 36), del XIV secolo, oltre alla vita di S. Nicolò da Tolentino, sono
riportate anche quelle del “Beato Agostino Novelli”, e di Sant’Apollonia, morta
ad Alessandria d’Egitto, nel 249 d.C. circa.
Un maggiore impulso verso la devozione del B.
Agostino Novello, si riscontrò nella prima metà del XVII sec. con l’arrivo in
città (25 luglio 1620) della sua reliquia: l’avambraccio (ulna e radio), donata
ai terminesi dal Granduca di Toscana Cosimo II de’ Medici (1590-1621). In
seguito, nel 1645, l’Arcivescovo di Palermo, lo spagnolo Ferdinando Andrada y
Castro (1601 circa – 1664), autorizzò il culto della venerata reliquia.
La traslazione dei sacri resti del Beato, da Siena
a Termini, ne alimentò in tutti i modi la venerazione e il culto. Evidente
prova fu la fondazione nell’anno 1648 di una congregazione di preti, sotto il
titolo del “Beato Agostino Novelli”, che ebbe sede
nella chiesa filiale. E ancora, la notizia che nel 1650 per iniziativa del
sacerdote Leonardo Fragale, si costituì la “Compagnia
del Beato” (2) che faceva capo alla non più esistente chiesa di San
Vito.
Nella sopraccennata Compagnia vi si ascrisse
l’Arcivescovo di Palermo, lo spagnolo Martín de León Cárdenas (1584 – 1655), il
quale per arricchirla d’indulgenze, ne ottenne l’aggregazione della stessa
all’Ordine Agostiniano. Fu nel 1664, che l’Arcivescovo Pietro Martines Rubio
(1656-1677) chiese e ottenne dalla Santa Sede il Breve con il quale si
concedeva di poter recitare l’ufficio e la messa in onore del Beato Agostino.
Le date “ufficiali e canoniche” sul culto del
Beato, li facciamo nostre, grazie al lavoro del compianto sacerdote Giovanni
Liotta (1940 - 2002) nel suo, “Il Beato Agostino Novello” (3), esse sono:
[…] 19 marzo
1664 –
L’Arcivescovo di Palermo Pietro Martinez Rubio (N.d.R. 1614-1667) chiede alla
Sede Apostolica la facoltà di celebrare l’Ufficio e la Messa propria del Beato.
9
Febbraio 1731 – Breve Apostolico di Clemente XII (N.d.R. 1652 – 1740) con il
quale si concedevano indulgenze a quanti avrebbero visitate le reliquie
conservate nella Matrice.
14 Maggio
1757 –
Il Papa Benedetto XIV (N.d.R. 1675 – 1758) introduce il processo di
Beatificazione e santificazione del Servo di Dio Frate Agostino Novello
Sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di S. Agostino, chiamato Beato.
6
Settembre 1758 – Il Papa Clemente XIII (N.d.R. (1693-1769) appone il suo «Placet»
sulla richiesta di introduzione del processo canonico perché il frate Agostino
Novello sia «decorato» dell’onore della formale e solenne canonizzazione».
11 luglio
1759 –
Il Papa Clemente XIII, con la Sua Apostolica autorità conferma la sentenza
emessa dall’Ordinario di Siena circa il culto attribuito «ab immemorabili» al
Padre Agostino Novello e ne ascrive il nome tra i Beati da venerarsi e onorarsi
nella Chiesa Universale. Tale proclamazione pontificia fu accolta con grande
entusiasmo e impegno di rinnovamento della fede, dai termitani, i quali
indissero particolari festeggiamenti.
1760 – L’Arcivescovo di Palermo Marcello Papiniano
Cusani (N.d.R. 1690 – 1766) fa istanza alla Sacra Congregazione dei Riti di
concedere la facoltà di celebrare Messa e Ufficio propri del Beato Agostino.
29 marzo
1760 –
Il Pontefice Clemente XIII trasferisce al 28 Aprile il giorno festivo dedicato
al culto del Beato Agostino (e questo su richiesta da Fra Francesco Saverio
Vasquez, Generale dell’Ordine Eremitano di S. Agostino, perché il 19 Maggio –
giorno commemorativo della morte del Beato – spesso coincideva con le solennità
di pentecoste). Lo stesso Pontefice in data 10 Agosto 1760 concede la facoltà
di celebrare ogni anno l’Ufficio e la Messa in onore del Beato Agostino.
10 Febbraio 1892 - Il Papa
Leone XIII (N.d.R. 1810 - 1903) approva il testo della Messa da celebrarsi nella
città di Termini Imerese nelle festività proprie del Beato Agostino […].
Ed è proprio
nell’arco temporale compreso tra il XVIII e il XIX secolo, che si inserisce la
“rinascita” dell’interessante dipinto raffigurante il Beato Agostino Novello di
autore ignoto, oggi custodito nel Museo Civico “Baldassare Romano”.
L’anonimo esecutore probabilmente si ispirò alla
pala del maestro senese Simone Martini (1280-1285 circa – 1344) intitolata: “Il
Beato Agostino Novello e quattro suoi miracoli”.
E’ verosimile che si tratti della prima immagine
sacra posta nella sua originaria edicola votiva (sita via Gregorio Ugdulena) e
che vide fiorire, nel corso dei secoli, altre iniziative del genere sui muri
delle case o nei crocicchi delle strade.
La tela, databile tra la seconda metà del
settecento e gli inizi dell’ottocento, rinvenuta dallo scrivente nel lontano
1997, e donata al Museo Civico di Termini Imerese, era stata oggetto di
disputa. Poiché l’allora Comitato tecnico-scientifico, riunitosi a tal
proposito, con il verbale n.14, del 2 aprile 2009, aveva espresso dubbi
riguardo all’identificazione della figura rappresentata. Come attesta il
perentorio ed eloquente punto interrogativo, posto tra le due parentesi, a
seguire il nome del Beato Agostino Novello.
L’intervento restaurativo coincise sia con il 4°
Centenario (25 luglio 1620 – 25 luglio 2020) della traslazione della reliquia
del Beato Agostino Novello da Siena a Termini, e sia per i 260 anni (10 agosto
1760 – 10 agosto 2020), dall’approvazione del documento pontificio (litterae
apostolicae), sulla facoltà di celebrare ogni anno l’Ufficio e la Messa in
onore del Beato Agostino.
L’opera restaurata è stata presentata alla città,
lo scorso 19 maggio 2021. In agosto, invece, nella matrice di San Nicola di
Bari si concluse con un solenne triduo, la celebrazione in ricordo del
quattrocentesimo centenario dell’arrivo delle reliquie del Beato Agostino
Novello, Celeste Patrono della “Splendidissima” Città di Termini Imerese.
Giustappunto, l’Ordine agostiniano celebra la
memoria del Beato Agostino Novello il 19 maggio, insieme a quella del Beato
Clemente da Osimo: il più grande ed erudito tra i priori generali (nato fra il
1210 e il 1215, e morto nel 1291). Infatti, Clemente, come primo responsabile
dell’Ordine, volle con sé, come collaboratore capo, il confratello e amico Agostino
Novello (quest’ultimo, già divenuto sacerdote, e prescelto per la sua profonda
preparazione giuridica), per rielaborare le Costituzioni dell’Ordine. Il lavoro
durò dal 1284 al 1287 (Capitoli di Orvieto del 1284 e Firenze del 1287).
Ambedue svolti nel giorno di Pentecoste e ratificate a Ratisbona, in Baviera
nel 1290. Conosciute anche come Costituzioni di Ratisbona, dal luogo, dove
furono ratificate e confermate nel Capitolo Generale.
Le norme fondamentali dell’Ordine agostiniano
rimasero in vigore fino alle riforme decretate dal Concilio tridentino
(1545-1563). In realtà, il XIX sinodo ecumenico fu indetto dalla Chiesa
cattolica per reagire all’espansione dello scisma protestante.
Ci è sembrato opportuno riportare fedelmente ampi
stralci di quanto scrive il canonico Rocco Cusimano (1868-1952) in merito al
Beato Agostino nel suo “Brevi
cenni di storia termitana”.
[…] Termini, da tempo immemorabile, ha avuto un culto
pel B. Agostino Novelli, e tutti i cittadini, come dice il Ciprì a pag. 22 del
citato manoscritto, ne tenevano antiche immagini. Prima del 1600 venne eretto
al nostro Beato un altare nella Chiesa Maggiore con una immagine simile a
quella che si venera a Siena. Essendosi poi ampliata la Maggior Chiesa, al
principio del detto anno 1600. Fu anche eretta una magnifica cappella, ed in
essa venne collocata l’antica immagine del Beato con la seguente iscrizione:
Beato Augustino, qui ob sanctitatis et doctrinae excellentiam Novellus nuncupari
meruit. Civitas Thermitana civi suo posuit, dicavitque”. Nell’anno 1648, si
fondò in Termini una congregazione di preti, sotto il titolo del B. Agostino
Novelli, nella chiesa filiale, ove si eresse una cappella al Beato, ed in essa
si collocò un quadro con questa iscrizione: Beato Augustino Novello Thermitano
Himerensi Congregatio Presbyterorum […].
[…] Nel 1650
si eresse in Termini una Congregazione sotto il titolo del B. Agostino Novelli.
Vi si ascrisse fra gli altri il medesimo Arcivescovo Fr. Marino de Leon
Cardenas, il quale, volendo arricchire d’indulgenze la Congrega, ottenne
l’aggregazione della medesima all’Ordine Agostiniano con questa lettera del
Priore Generale: Cum igitur Ill.mus et Rev.mus Frater Marinus de Leon e
Cardenas nostri ordinis religiosus, et Panormi Archiepiscopus pro solito suo
erga Deum et ordinem nostrum zelo, rogatu vestro nobis exposuerit, in Templo
Vestrae Civitatis sub parentis nostri Augustini nomine ad Dei gloriam dicato,
venerabilem quamdam sub titulo B. Augustini Novelli, Concivis Vestri, et
nostrae Congregationis alumnum, erectam esse Con, fraternitatem etc….
Passato a
migliore vita l’Arcivescovo de Leon e Cardenas, il cui successore D. Pietro
Martinez fece stipulare una procura in persona del Sacerdote D. Andrea Bonafede,
acciò a suo nome chiedesse alla Sede Apostolica il Breve per potersi recitare
l’ufficio e la messa del Beato.
Tale
procura si trova agli atti di Not. Antonio Chiarella di Palermo, sotto il dì 19
marzo 1664. Questa è del tenore seguente: Debita qua decet, reverentia petendum , implorandum
et obtinendum quodenmque Breve, sive litteras Apostolicas super celebrazione
Sacri et officii dedicandum ad landem, gloriam et honorem B. Augustini Novelli
Civitatis Thermarum huiuscae Panormitanae Dioecesis.
Nel 1760,
essendosi rinnovata alla Sacra Congregazione l’istanza per l’officio e messa de
Com. Conf. non Pont. dietro il decreto di Clemente XIII sul culto ab
immemorabili prestato al nostro Beato, nella postulatoria fatta al Papa per la
Sacra Congregazione dei Riti, l’Ecc.mo e Rev.mo D. Marcello Papiano Cusani,
Arcivescovo di Palermo, riferendosi a detto decreto, disse: La somma gioia
provata dal divoto popolo della Città di Termini, e per conseguenza da tutta la
mia diocesi per il decreto della Canonizzazione del B. Agostino Novelli,
naturale della stessa città ecc.
Nel breve
apostolico per cui si ottenne il permesso dell’officio e messa de com. conf.
non pont. Esecutoriato nel nostro regno, il Beato è detto cittadino termitano.
Ecco tutto il tenore dell’accennato Breve, esecutoriato nel regno e passato
alla Curia arcivescovile palermitana: Porrectis sa. Rit. Cong nomine Cleri
Saecularis et Regularis ac Magistratus oppidi Termini Diocesis Panormi
humillimis praecibus, quibus supplicatum fui pro indulto recitandi a
Clero Saeculari et regulari praefati oppidi, singulis annis in festo B.
Augustini Novelli Ordinis Eremitarum Sancti Augustini , corum Concivis,
officium cum missae de Com. Conf. non Pont. Praedicti Beati, ac per Em.um D.
Cardinalem Tamburinum Sacrae Ritum Congregationis Praefectum ac
Ponentem relatis Sacra Congregatio, accedente etiam Rev.mi Archiepiscopi
supplicatione, petium officium cum missa sub ritu dup. Oratoribusbenigne
concessit. Factaque deinde per me Secretarium de praedictis SS. Domino
nostro relatione Sanctitas Sua benigne annuit.
Die 10
Agusti 1760. […].
Infatti, sempre il Cusimano, nel suo lavoro, “Brevi cenni di storia termitana” alla voce “Traslazione della reliquia del B. Agostino Novelli”, in una nota, rileva:
[…] Nel 1866 il Comm. Francesco Cosenz, Sindaco di
Termini scriveva al Sindaco di Siena per la traslazione del corpo del B. A.
Nell’agosto poi del 1908 questo Rev.mo Arciprete D. Saverio Palmisano per mezzo
dell’On. Deputato Francesco Aguglia fece altre pratiche per detta traslazione
nella ricorrenza del 6° centenario celebratosi solennemente a Termini con
pontificale di S. E. Rev.ma il Card. Alessandro Lualdi, ma invano. Vedi Novelli
nel 6° centenario che conservasi nella Biblioteca Liciniana 2a stanza scaf. 12 anno 1° pag. 3 anno
2° 20 sett. 1908 pag.2. […].
Qui ancora
voglio riportare quanto scrive il sacerdote Giovanni Liotta, nel capitolo VIII
del suo “Il Beato Agostino Novello” riguardo
alle “Traslazioni e Ricognizioni”, rendendo note ai lettori le seguenti date:
[…] «Il di Lui corpo, subito morto, fu esposto nella
Chiesa di S. Leonardo, e non essendo stato stimato proprio, che fosse
sotterrato sotto terra, fu perciò trasportato da S. Leonardo a Siena con pompa
solenne nella Chiesa dei Padri Agostiniani del suo Ordine, e questo fu per
ordine di Monsignor Vescovo di Siena» Summarium, pag, par. 31.
[…] 1620 traslazione di alcune
reliquie da Siena a Termini Imerese.
1731 – a Termini, durante una ricognizione di
tutte le reliquie esistenti nella matrice, l’Arciprete D. Vincenzo Cefaria notò
«tres insignes extare reliquias: B. Augustini Novelli nostri concivis».
Summarium, pag. 28, par. 27.
13
Ottobre 1575 – trovandosi a Siena il Visitatore Apostolico Mons. Francesco
Bossio (N.d.R. inizio XVI secolo – 1584) è durante la visita alla Chiesa di S.
Agostino, ordinò che la cassa contenente le Sacre Spoglie del Beato fosse
custodita in modo tale da impedirvi l’infiltrazione della polvere. La cassa fu
successivamente murata dentro un’urna di marmo bianco, sul quale era scritto:
«Hic iacet corpus Beati Augustini Novelli Senensis Ordinis Eremitarum»
Summarium, pag. 28, par. 27.
21 Maggio
1665 – a
motivo di una sistemazione diversa di alcuni altari nella Chiesa di S. Agostino
a Siena «furono le ossa sagre levate, e collocate in altra cassa di legname di
pino… e di poi chiusa, e conficcata con otto chiodi, e vi fu sopra scritto con
l’inchiostro: ossa translata Beati Augustini Novelli» Summarium, pag.28, par.
28.
21
Settembre 1708 – nella chiesa di S. Agostino «detti religiosi e priore pregarono
Monsignore Arcivescovo Leonardo Marsili (N.d.R. 1641 – 1713) a volersi
contentare che si levasse il corpo (del Beato) da detto Altare (degl’Innocenti),
posto in un’urna più decorosa fosse collocato alla pubblica venerazione sotto
la mensa dell’Altare Maggiore». Summarium, pag. 29, par. 31.
24
Novembre 1759 – in un documento trovato all’interno del sarcofago si parla di
una traslazione e ricognizione del «Sacro Corpo del Beato Agostino Novello».
22
Settembre 1974 – l’Arciprete di Termini Imerese, sac. Nicasio Sampognaro, e il
Sindaco, Notaio Francesco Candioto (N.d.R. 1923-1998) presentano all’Arcivescovo di Siena, Monsignor Mario Ismaele Castellano (N.d.R.
1913 – 2007), interpretando la volontà e la devozione di tutto il popolo, una
petizione con la quale chiedono la traslazione dei resti
mortali del Beato Agostino Novello da Siena a Termini.(E’ da notare
che precedentemente altre volte, dalle autorità religiose e civili, era stata
fatta analoga richiesta, ma senza positivi risultati).
17 Marzo
1975 –
il Consiglio Presbiteriale di Siena, presieduto dall’Arcivescovo, tenendo conto
delle osservazioni fatte dal Vicario Generale degli Agostiniani, «esprime il
parere che si possa concedere la traslazione della testa e delle altre numerose
ossa (grandi e piccole) del Beato» (lettera 31-3-1975).
6 Febbraio 1976 – su richiesta del
Cardinale Salvatore Pappalardo (1918-2006), Arcivescovo di Palermo, la Sacra
Congregazione per le cause dei Santi autorizza la traslazione del corpo del Beato Agostino Novello.
21
Ottobre 1976 – «Verbale di ricognizione canonica del Corpo e delle Reliquie del
Beato Agostino Novello, Agostiniano, eseguita nella Chiesa parrocchiale di S. Agostino
in Siena il giorno 21 Ottobre 1976» […].
Un altro
contributo determinante per il trasferimento a Termini Imerese dei resti
mortali del Beato Agostino Novello fu dato da Mons. Antonio Maria Travia
(1914-2006), Arcivescovo Titolare di Termini Imerese, Elemosiniere di Sua
Santità. Esattamente, il 26 novembre 1974 con una lettera (di cui riportiamo
gli estratti più salienti) comunicò all’Arcivescovo di Siena, Monsignor Mario
Ismaele Castellano quanto segue:
[…] Eccellenza Reverendissima, mi permetta di esporLe
fraternamente un vivo desiderio che mi è stato ripetutamente espresso, in
questi anni, da Autorità e fedeli della città di termini Imerese, appartenente
a questa Arcidiocesi palermitana […].
Essendo
ora venuti a conoscenza che i PP. Agostiniani i soli che potessero vantare un
titolo di preferenza per la custodia dei resti mortali del Beato hanno lasciato
d’ufficiare la chiesa di S. Agostino di Siena dove il Corpo del beato si trova
in un’urna sottostante l’altare centrale, le speranze dei Termitani si sono
riaccese. Clero, Autorità e Popolo mi fanno pressione perché ne faccia
ufficiale richiesta. Sono perciò a rivolgermi a Vostra Eccellenza pregandoLa di
volere esaminare benevolmente la cosa affinchè, col Suo gradimento, si possano
svolgere le pratiche occorrenti presso le competenti Autorità. […].
Il 19 maggio del
1977 il corpo ricomposto del Beato Agostino Novello arrivò a Termini Imerese,
di cui era patrono sin dal 1723. In realtà, il sacerdote Giovanni Liotta,
riporta nel suo: “Il Beato Agostino Novello”,
l’intero testo della pubblica acclamazione del Beato a patrono della città, che
si tenne a Termini durante il Consiglio del 23 maggio del 1723.
[…] «In seguito… si detenne Conseglio sotto li 23 Maggio
1723 sopra l’acclamazione del Beato Agostino Novello della Religione
Agostiniana per cittadino di d.a Spl.ma e Fidele città di Termini E votò
in primo luogo lo Sp.le Capitano, a cui spetta dar la prima voce, e disse:
Acclamo, et acclama, et have confermato, e conferma per concittadino e Patrone
di questa città il Beato Agostino Novello della Religione Agostiniana per
Terminese, e di questa città di Termini, come per vari scritti, e stampe, per
li quali sempre è stato stimato per tale quale viene acclamato; come anche li
sud.ti Sp.li Giurati, e Sindaco da parte di tutto il popolo terminese hanno
acclamato e confermato per Concittadino di questa sud.ta Città il sud.to B.
Agostino Novello» (tratto dal Giuseppe Ciprì, Esame storico-critico
sulla patria del Beato Agostino Novello parte II), cod. A R e B 8, pag. 82.)
[…].
A Termini
Imerese, il patrono fu ricordato con solenni festeggiamenti sia per il 30°
anniversario (1977-2007) della traslazione del suo corpo da Siena a Termini
Imerese (per l’occasione si costituì il 25 marzo 2007, un apposito comitato
organizzatore: “Il Comitato per i Festeggiamenti in onore del Beato Agostino
Novello”, sciolto, poi nel 2013), e sia per il VII Centenario della sua nascita
(1309-2009).
Infine, per concludere, a Termini Imerese, le
edicole sacre dedicate al Beato Agostino Novello (secondo quanto riportato dal
sacerdote Liotta in “Il Beato Agostino Novello”,
e pubblicato nel 1977), sono localizzate in numero di sei, nelle seguenti
strade o piazza:
Via Palermo (Porta Palermo), statuetta con libro e chiave.
Via San Francesco Saverio, statuetta con
libro e chiave.
Via Gregorio Ugdulena, (immagine con
libro e Angelo)
Piazza San Carlo, statuetta con
libro, chiave e colomba.
Via Bagni, immagine molto deteriorata su intonaco, con
Angelo e Madonna
Via Giustino Ferrrara, immagine con
libro, Angelo e Madonna.
Note:
* il Beato Agostino Novello è conosciuto anche
come: Matteo Novelli, o Matteo Novello, Agostino Novello o Agostino Novelli,
Agostino da Tarano, Frate Agostino da Tarano, Frate Agostino da Turano, Beato
Agostino Novello da Turano, Agostino da Interammo, Frate Agostino del lago,
etc.
(1) Cfr. Patrizia Bova e Antonio Contino 2018,
“Tracce agostiniane a Termini Imerese nel Seicento: il S. Nicolò da Tolentino
di Silvestre Di Blasi”.
(2) Cfr. Antonio Contino & Salvatore Mantia,
Architetti e pittori a Termini imerese tra il XVI ed il XVII secolo”.
(3) Cfr. Giovanni Liotta “Il Beato Agostino
Novello”, Palermo 1977.
Bibliografia e
sitografia
La vita, di autore ignoto senese o toscano Acta SS. Maii IV, Venetiis 1740, 614-26.
Beaticationis et Canonizationis Ven. Servi Dei Augustini Novelli
Summarium – Roma 1758.
Biblioteca Sanctorum – 1961.
Codice Pisano-Senese, Manoscritto
del sec. XIV – Biblioteca Comunale di Siena.
Ignazio Candioto, Civitas
Splendidissima – Palermo 1940.
Giovanni Liotta, “Il Beato Agostino
Novello”, Palermo 1977.
Carini Isidoro, Orazione Panegirica in
onore del B. Agostino Novelli, Termini Imerese 1873.
Giuseppe Ciprì, Esame storico-critico
sulla patria del Beato Agostino Novello parte II – Biblioteca Liciniana.
Agostino Corrao, La patria del Beato
Agostino Novello – Roma 1915.
Roth F. X., OSA., Die
Augustiner-Generale dei 13. jahrhunderts, in Cor Unum 10 (1952) 40-46.
Giacomini A. M., OSA., A. Novello beato, in
BS. I, Roma 1961 (rist. 1990), 601-07.
Ritzler, Remigio, Sefrin,
Pirminus (1952). Hierarchia catholica medii et recentioris aevi
Arbesmann R., OSA., A Legendary of Early
Augustinians Saints, in M., 29 (1966) 44-52.
Vassallo A., OSA., A. N a servizio del
regno di Sicilia e del papato, in Matteo Novelli e l’agostinismo politico del
Trecento, Palermo 1983, 79-100.
Nicolosi M., OSA., Il Codice Senese (K
VIL 36) della Vita di Matteo Novelli, in Augustiniana 42 (1992) 111-72.
Andrea Sansone e Gaetano Schifano, 1994. 1°
Censimento delle edicole votive di Termini Imerese. Mostra fotografica, Circolo
Margherita 14 Maggio.
Antonio Contino & Salvatore Mantia, Architetti e
pittori a Termini Imerese tra il XVI ed il XVII secolo, GASM, Termini Imerese,
2001.
Festa del Beato Agostino Novello Patrono della Città. 30° Anniversario della traslazione del corpo del Beato da Siena a
Termini Imerese. 2007.
Salvatore Mantia, 2009, “Braccio
di ferro su una tela del 1620 tra il suo ex proprietario e il Comune”, Giornale
di Sicilia, 3 maggio.
Salvatore Mantia, 2009, “Chiesto
il restauro. Braccio di ferro sul quadro di Longo”, Giornale di Sicilia, 28
maggio.
Salvatore Mantia, 2009, “Donò un
quadro antico, ora ne chiede il restauro”, Giornale di Sicilia, 4 luglio.
Silvia Egiziano, Termini Imerese. Appello
alla comunità di Toronto per restaurare un dipinto dimenticato del Seicento.
“Salvate il volto del Beato”, La Voce, ottobre 2009.
Agostino Moscato, “Un dipinto
del beato Agostino Novello?”, Espero, novembre 2009.
Agostino Moscato, “Un dipinto
dell’800 dimenticato nei magazzini del Comune”, Sotto il Castello, novembre
2009.
Ignazio Cusimano, “La tela
contesa”, In fraternità con Francesco, Anno IX n.7 – luglio 2010.
Ignazio Cusimano, “Ridateci
presto la tela!”, In fraternità con Francesco, Anno X n.1 – gennaio 2011.
Roberta Cruciata, “Il Beato
Agostino Novello nelle arti decorative e nella cultura artistica dei secoli
XIV-XIX tra Toscana e Sicilia” OADI Rivista dell’Osservatorio per le Arti
Decorative in Italia, DOI: 10.7431/RIV05022012.
Giuseppe Longo, 2012, “Ritratto di uomo
svelato”, Cefalùnews, 13 maggio.
Giuseppe Longo, 2015, “Al Liceo Classico
“Gregorio Ugdulena” di Termini Imerese presentazione del progetto di restauro
dell’opera del Beato Agostino”, Cefalùnews, 17 maggio.
Roberta Sperandeo, “La chiesa
di Santa Caterina d’Alessandria di Termini Imerese” Palermo, 2017.
Patrizia Bova e Antonio Contino, 2018, “Tracce
agostiniane a Termini Imerese nel Seicento: il S. Nicolò da Tolentino di
Silvestre Di Blasi”. Esperonews, 20 giugno.
Patrizia Bova e Antonio Contino 2019, “Termini
Imerese, nuovi riscontri documentali sulla famiglia Graffeo (XIV – XVI sec.):
non sono gli autori degli affreschi di S. Caterina”. Esperonews, 7 agosto.
Giuseppe Longo, 2021, “Il 600° anniversario della morte del Beato Agostino
nelle pagine di storia termitana del Canonico Rocco Cusimano”.
Cefalùnews, 8 giugno.
Giuseppe Longo, 2021, “Per i seicento anni
dalla morte del B. Agostino Novello: Il fausto giorno del 19 maggio nel ricordo
di Francesco Faciano”. Cefalùnews, 13 ottobre.
https://www.museodiocesanopa.it/
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino.html
Foto di copertina: Lasciapassare sanitario (fede di sanità), particolare. Il Beato Agostino, genuflesso davanti la Vergine XVIII secolo.
Foto a corredo dell’articolo:
San Nicolò da Tolentino (1245 – 1305). Chiesa di
Santa Caterina d’Alessandria Egiziaca, Termini Imerese. Per gentile concessione
di Roberta Sperandeo.
Beato Agostino Novelli, stampa, XIX secolo, per
gentile concessione del collezionista Francesco la Mantia.
Si ringrazia la Dott.ssa Roberta Sperandeo
Si ringrazia il Sig. Francesco
La Mantia, Collezionista
Si ringrazia Eduardo Giunta Fotografo (per la riproduzione illustrativa inserita nel testo)
Giuseppe Longo
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